La chiesetta romanica intitolata alla Madonna della Mazza, edificata nel corso del XII sec. a circa 1000 m. di quota, sul versante pretorese della Maiella; il semplice edificio a navata unica, che all’interno non conserva nulla della sua originaria fisionomia, nel corso del ‘200 divenne possedimento dell’abbazia cisterciense di Santa Maria Arabona, che la utilizzò come posto di controllo e gestione dei pascoli montani, come dimostrano i vani adiacenti alla costruzione, oggi restaurati, che servivano per il soggiorno dei monaci. Dopo la decadenza e l’abbandono da parte dei cistercensi di Arabona, detti vani venero utilizzati come romitorio.
Si dice e si racconta che le genti di Pretoro (CH), legate da profonda devozione e amore filiale nei confronti della Beata Vergine Maria, l’ultima domenica di un mese di aprile decisero di ricoverare in paese la bella statua lignea della Madonna col Bambino, da secoli conservata nella chiesuola posta a mezza costa verso Passo Lanciano, sulla Maiella.
La statua della Madonna stette in paese, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, venerata con grande fervore da tutto il popolo.
Accadde che il 2 luglio dello stesso anno i pretoresi si svegliarono trovando il paese imbiancato da una improvvisa nevicata estiva.
Aperte le porte della chiesa, si accorsero che la statua della Madonna non era più collocata sull’altare. Un grande sgomento prese tutto il popolo. Qualcuno, però, notò che sulla neve fresca vi erano ritratte delle impronte di piedi, due grandi e due più piccole, che si allontanavano in direzione della montagna. Le seguirono. Giunsero così alla chiesuola e lì ritrovarono la statua della Madonna col Bambino al suo posto, dov’era stata da tempo immemore.
A ricordo di questo fatto prodigioso, ogni anno la statua viene trasportata in paese l’ultima domenica di aprile e riportata in montagna la prima domenica di luglio.
Trattasi di una bella statua lignea del Quattrocento, raffigurante la Madonna col Bambino, la quale con la mano destra regge uno scettro (simbolo di regalità). Per tale motivo, viene chiamata comunemente “Madonna della Mazza”, che ha dato il nome anche al luogo di culto.
It is said that the people of Pretoro on the last Sunday of April many years ago decided to protect in the village the beautiful statue of the Madonna, preserved for centuries in the mountain church.
The statue of the Madonna was in the village and was venerated by all.
It happened that on July 2 of the same year the pretoresi woke up finding the country whitened by a sudden summer snowfall.
They opened the doors of the church and realized that the statue of Our Lady was no longer there. Someone noticed that on the snow there were footprints, two large and two smaller, that went away in the direction of the mountain. They followed them. So they came to the church in the mountains and there they found the statue in its place, where it had always been.
Each year, the statue is transported to the village on the final Sunday of April and returned to the mountains on the first Sunday of July to commemorate this remarkable event.